Diario de dandan'83, 20 jun. 23

70.1 il cut prosegue...

Ver Calendario de Dieta, 20 junio 2023:
2525 kcal Grasa: 54,20g | Prot: 156,84g | Carbh: 351,19g.   Desayuno: Fiorentini Burro di Arachidi, Hacenado Pane 55% Centeno, AMIX ISO Prime Cfm , Fichi, Olio Extra Vergine di Oliva, Carrefour Arroz Basmati, Carote, Melanzana, Carrefour Filete De Contramuslo De Pavo, Coop Prugne Gialle, Myprotein Omega 3, Fage Yogurt Greco Total 0%, Carrefour Stylesse, Hero Marmellata Light Albicocca. más...

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Comentarios 
C’è una parola che fa paura … accettazione di noi stessi 
21 jun. 23 por el miembro: betta2207
Sì, Betta, moto parte a livello mentale; probabilmente è per questo motivo che mi sforzo di dare maggior importanza alla mia interpretazione mentale piuttosto che all'espressione fisica. Rispondendo meglio alla domanda di Marty: «𝐩𝐨𝐭𝐫𝐞𝐦𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞𝐫𝐜𝐢 𝐬𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐡𝐢 𝐬𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐞𝐩𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐞 "𝐧𝐨𝐧 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐨" 𝐚𝐦𝐚 𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚𝐫𝐬𝐢», temo che nei ricordi di ogni uomo ci sia un amico intimo che ci ha raccontato il proprio godimento ad annusare le proprie scoregge sotto le coperte 😃 
21 jun. 23 por el miembro: PaoloAnasti
Betta sinceramente io non ho capito cosa vuoi dire nel tuo ultimo commento. Tu hai parlato di superficialità, della quale io non ho parlato, io ho quindi precisato il mio pensiero, che appunto si limitava al concetto di estetica nell'arte. L'accettazione di sè e del proprio aspetto (parte di sè) è alla base del concetto di autostima, non mi sembra un concetto che fa paura, può essere difficile o meno, risultato di tantissimi fattori e vissuto dell'individuo, non soltanto dato dalla bellezza oggettiva o da ciòche reputiamo bello, c'è chi si accetta brutto e chi bello si fa schifo infatti, ma non capisco il legame con il mio commento iniziale sinceramente. 
21 jun. 23 por el miembro: Marty222
Sulla base del vostro pensiero, io ho capito questo, chi fatica ad accettarsi bello è una persona superficiale, viceversa chi si accetta brutto è una persona straordinaria. Paolo in questo altro che assenza di valutazioni, hai svalutato alla grande alcuni soggetti, questo è il mio pensiero 😃 
21 jun. 23 por el miembro: Marty222
Buongiorno ragazzi, non pensavo che una foto di check suscitasse discorsi così profondi.... Io uso questa applicazione perche mi è stato insegnato dal mio ex preparatore come gestire i macronutrienti con lo scopo di migliorare prestazioni fisiche, o estetiche. Mi sono pteparato per una gara di Men Physique 6 anni fa ed ho appreso come la dieta fa tutto in questo "sport". Io mi accetto anche con qualche chiletto in più ma è una questione personale perché comunque mi piace vedermi bene per i miei canoni estetici che non significa che siano quelli del 100% della popolazione, vado in palestra da quando ho 15 anni e il prossimo mese ne compio 40...  
21 jun. 23 por el miembro: dandan'83
Dandan ma tu non c’entri … qui si fanno voli pindarici. Ma è anche giusto così 
21 jun. 23 por el miembro: betta2207
Dico un'altra cosa per confutare il vostro pensiero. Ho conosciuto persone bellissime sia dentro che fuori, brutte fuori e bellissime dentro, bellissime fuori e orribili dentro, e infine incredibilmente orrende sia dentro che fuori. Perciò perché creare standardizzazioni. Io appartengo alla categoria delle persone che ci tengono anche eccessivamente al proprio aspetto, ma non mi reputo e da nessuno nella mia vita, anche se non eccessivamente lunga, sono mai stata valutata superficiale, anzi di solito colpisco di più per la mia bontà che per l'aspetto, quindi le cose possono tranquillamente coesistere, questo è dal mio punto di vista un orrido e freddo pregiudizio, dettato delle apparenze. Mi sono accesa, forse perché mi sono sentita in parte coinvolta. 🤣 
21 jun. 23 por el miembro: Marty222
Marty ti stai facendo dei film mentali perché non intendevo questo 🤣🤣🤣 con calma ti spiegherò 🤣🤣🤣 
21 jun. 23 por el miembro: betta2207
Evidentemente anche lui si è sentito chiamato in causa, tu non c entri Dandan, scusaci 😃 
21 jun. 23 por el miembro: Marty222
🤣🤣🤣ah ok allora non ci ho capito un tubo...mi spiegherai 
21 jun. 23 por el miembro: Marty222
Secondo me, marty, la base della nostra incomprensione, penso sia da ricercarsi nell'interpretazione del temine "bello". Secondo me la bellezza oggettiva non esiste, ma solo quella soggettiva. Per metterla in caciara: "ogni scarrafone è bell'a mamma soja". Posso concepire la bellezza "convenuta", concordata o condivisa, ma la bellezza oggettiva ho grosse difficolta' a considierarla. La bellezza convenuta ha fatto diventare belli alcuni quadri di Picasso. Nella bellezza convenuta, ha grossa influenza la "popolarita condivisa" dell'oggetto "definito" bello. In prima superiore avevamo in classe un paio di ragazze che reputavamo bellissime, ma era solo una fama che si erano meritata per la loro fama "costruita" dalla influenze reciproche tra noi maschietti. A distanza di tempo, guardando la foto di classe, le due bellissime, avevano l'aspetto di due sorcetti, mentre ora mi appare piu' "bella" un'altra. Nel concetto di bellezza si inserisce spesso l'attrazione, e nell'attrazione si inserisce spesso la parte sessuale. Puoi vedere la parte di attrazione sessuale, percehe' tu per quanto caruccia tu appaia a noi umani maschi etero, per un ragno etero avresti un aspetto repellente 😃 Purtroppo facciamo spesso confusione tra bellezza ed attrazione. Consideriamo bello cio' che ci attrae, ma i due termini secondo me non vanno confusi. Per spiegarti meglio cosa io intenda con una provocazoine, ti copio ed incollo un trafiletto che ho letto stamattina: "𝙇𝙖 𝙢𝙖𝙢𝙢𝙖 𝙖𝙛𝙛𝙚𝙧𝙢𝙖 𝙙𝙞 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙚 𝙫𝙞𝙩𝙩𝙞𝙢𝙖 𝙙𝙞 "𝙝𝙤𝙩𝙥𝙝𝙤𝙗𝙞𝙖", 𝙪𝙣𝙖 𝙩𝙚𝙣𝙙𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙖𝙡𝙞𝙢𝙚𝙣𝙩𝙖𝙩𝙖 𝙙𝙖𝙞 𝙨𝙤𝙘𝙞𝙖𝙡 𝙘𝙝𝙚 𝙨𝙞 𝙧𝙞𝙛𝙚𝙧𝙞𝙨𝙘𝙚 𝙖 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙘𝙪𝙣𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙚̀ "𝙫𝙞𝙩𝙩𝙞𝙢𝙞𝙯𝙯𝙖𝙩𝙤 𝙖 𝙘𝙖𝙪𝙨𝙖 𝙙𝙚𝙡 𝙨𝙪𝙤 𝙗𝙚𝙡𝙡'𝙖𝙨𝙥𝙚𝙩𝙩𝙤, 𝙥𝙚𝙧𝙘𝙝𝙚́ 𝙞𝙣𝙙𝙤𝙨𝙨𝙖 𝙖𝙗𝙞𝙩𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝙡𝙖 𝙛𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙨𝙚𝙣𝙩𝙞𝙧𝙚 𝙨𝙚𝙭𝙮 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙥𝙤𝙧𝙩𝙖 𝙞 𝙨𝙪𝙤𝙞 𝙛𝙞𝙜𝙡𝙞 𝙖 𝙨𝙘𝙪𝙤𝙡𝙖" dice la mamma: "𝙊𝙜𝙣𝙞 𝙙𝙤𝙣𝙣𝙖 𝙙𝙤𝙫𝙧𝙚𝙗𝙗𝙚 𝙥𝙧𝙚𝙣𝙙𝙚𝙧𝙨𝙞 𝙘𝙪𝙧𝙖 𝙙𝙞 𝙨𝙚 𝙨𝙩𝙚𝙨𝙨𝙖. 𝙉𝙤𝙣 𝙚𝙨𝙘𝙤 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙢𝙤𝙡𝙩𝙤, 𝙦𝙪𝙞𝙣𝙙𝙞 𝙖𝙘𝙘𝙤𝙢𝙥𝙖𝙜𝙣𝙖𝙧𝙚 𝙢𝙞𝙤 𝙛𝙞𝙜𝙡𝙞𝙤 𝙖 𝙨𝙘𝙪𝙤𝙡𝙖 𝙚̀ 𝙪𝙣𝙖 𝙧𝙖𝙜𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙫𝙚𝙨𝙩𝙞𝙧𝙢𝙞 𝙗𝙚𝙣𝙚: 𝙥𝙚𝙧𝙘𝙝𝙚́ 𝙣𝙤𝙣 𝙞𝙣𝙙𝙤𝙨𝙨𝙖𝙧𝙚 𝙪𝙣 𝙗𝙚𝙡 𝙫𝙚𝙨𝙩𝙞𝙩𝙤?" Ma cosa inende quella mamma per "bel vestito? Verstirsi bene bel suo caso significava vestirsi sexy. "𝙫𝙞𝙩𝙩𝙞𝙢𝙞𝙯𝙯𝙖𝙩𝙖 𝙖 𝙘𝙖𝙪𝙨𝙖 𝙙𝙚𝙡 𝙨𝙪𝙤 𝙗𝙚𝙡𝙡'𝙖𝙨𝙥𝙚𝙩𝙩𝙤, 𝙥𝙚𝙧𝙘𝙝𝙚́ 𝙞𝙣𝙙𝙤𝙨𝙨𝙖 𝙖𝙗𝙞𝙩𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝙡𝙖 𝙛𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙨𝙚𝙣𝙩𝙞𝙧𝙚 𝙨𝙚𝙭𝙮 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙥𝙤𝙧𝙩𝙖 𝙞 𝙨𝙪𝙤𝙞 𝙛𝙞𝙜𝙡𝙞 𝙖 𝙨𝙘𝙪𝙤𝙡𝙖" "‘𝙈𝙞 𝙥𝙞𝙖𝙘𝙚 𝙞𝙣𝙙𝙤𝙨𝙨𝙖𝙧𝙚 𝙥𝙖𝙣𝙩𝙖𝙡𝙤𝙣𝙘𝙞𝙣𝙞 𝙘𝙤𝙧𝙩𝙞, 𝙫𝙚𝙨𝙩𝙞𝙩𝙞 𝙗𝙖𝙨𝙨𝙤, 𝙤 𝙩𝙤𝙥 𝙢𝙞𝙣𝙪𝙨𝙘𝙤𝙡𝙞, 𝙢𝙞 𝙥𝙞𝙖𝙘𝙚 𝙨𝙚𝙣𝙩𝙞𝙧𝙢𝙞 𝙨𝙚𝙭𝙮" a me appare evidente, che la signora confondeva i termini di bellezza con attrazione sessuale, ovvero per sentirsi bella si rendeva sexy, sessualmente appetibile, usava quegli indumenti che io interpreto come incrementatori di sensualita'. Ma che centra' l'attrazione sessuale con la bellezza? Secondo me non dovrebbe centrare nulla, ma la mia opinione non e' condivisa. Non arrivando a sbrogliare la matassa, ho escluso il termine bellezza dal mio vocabolario, e l'ho sostituito con "a me piace" (soggettivo). Quanto influisca l'attrazione sessuale nell'estetica, nel design anche industriale, lo puoi vedere nelle linee della bottiglia di coca-cola, quelle di vetro, che quelle di plastica appaiono un po' obeseggianti 😃 
21 jun. 23 por el miembro: PaoloAnasti
Concordo con Lele che la bellezza oggettiva non esiste … sta nell’occhio di chi guarda. Tanti problemi legati all’aspetto esteriore, tra cui l’insoddisfazione causa di sofferenza, derivano a mio modesto parere dal paragonarsi a modelli imposti (dai media? Dalla società)a porsi obiettivi non raggiungibili tenuto conto che ogni persona è diversa e difficilmente, se non con la mano della chirurgia, possiamo avere corpi “omologati”. Negli anni si è data molta importanza all’aspetto esteriore, siamo bombardati da immagini, e questi problemi sono cresciuti esponenzialmente. Comprendere i propri limiti e rispettarli non significa abbandonarsi agli eventi ma tendere a raggiungere la miglior versione di noi stessi senza dover essere insoddisfatti. L’accettazione di come siamo è frutto di consapevolezza. Tutti abbiamo dei “ limiti” anche fisici che andrebbero rispettati invece di affannarci alla ricerca di qualcosa/qualche “risultato” che con tutta probabilità non possiamo ottenere. Questo genera insoddisfazione e problemi di varia natura. Questo non significa abbandonarci a noi stessi ma comprendere come valorizzare la nostra unicità fisica/esteriore. Se sono una mela posso lavorare per diventare una mela migliore ma non posso diventare una pera. Una persona “bella” interiormente può essere fisicamente piacente o no. Non è questo il punto.  
21 jun. 23 por el miembro: betta2207
Paolo io condivido soltanto in parte il fatto che la bellezza sia un concetto di natura esclusivamente soggettiva...c'è anche una componente di oggettività di cui dobbiamo tener conto. Secondo me la maggior parte delle cose non sono mai definibili in maniera netta, e in questo condivido il tuo pensiero di cui mi avevi parlato tempo fa sulle definizioni, che limitano i concetti cui si riferiscono, perché spesso tutte le cose hanno un'infinità incredibile di sfaccettature, e soltanto apparentemente in contrario tra loro, che si compensano per la costruzione del bellissimo e complesso mondo in cui viviamo. La bellezza è anche oggettiva, e lo possiamo comprendere banalmente se pensiamo a tutte quelle regole innate e oggettive che descrivono il funzionamento della percezione, come le regole della Gestalt, della percezione visiva, e che appunto sono uguali per tutti. È anche vero, però, che ci sono poi da aggiungere tutti quegli elementi appresi con l'esperienza nella cultura di cui facciamo parte e quindi appunto ha una notevole importanza l'influenza del contesto e l'insieme di quei significati che la cultura di riferimento associa al concetto di estetica, in un certo periodo di riferimento, e poi, non meno importante, una componente personale ed emotiva...che rimanda al proprio vissuto. Che l'idea di bellezza sia confusa con attrazione sessuale d'accordo, questa non può spiegare il concetto di bellezza in sé perché appunto proviamo "piacere" guardando tante cose: un tramonto, un quadro, un paesaggio. Forse ciò che è veramente bello per noi è fortemente influenzato dalle emozioni. Per questo è stato valutato come estetico un quadro di Picasso, se andiamo a vedere alcuni studi del 900, quello di cui c'era consapevolezza all'epoca era il potere del riduzionismo estetico, quei pittori delle avanguardie facevano questo, riducevano ai componenti essenziali e semplici l'arte, perché sulla base di studi sul cervello si era visto che quell'astrattismo permetteva meglio al soggetto spettatore dell'opera di interpretarla sulla base dei significati propri e avere maggior accesso al bagaglio straordinario delle proprie emozioni, rispetto ad opere invece in cui l'immagine è molto reale e preconfezionata. Si voleva proporre un nuovo concetto di estetica basato sulla soggettività e sulle proprie emozioni, appunto. 
21 jun. 23 por el miembro: Marty222
Si Betta concordo con il tuo pensiero, purtroppo siamo bombardati da canoni estetici spesso irreali, irraggiungibili e non realistici grazie ai media, aggiungiamoci la manipolazione delle immagini dietro l'angolo e l'algoritmo di tick tock e istagram. Questo è una problematica di cui dovrebbe farsi carico la società stessa in cui viviamo. Problemi più grandi di noi, ma con cui dobbiamo imparare purtroppo a conviverci, perché ormai parte intrinseca della nostra realtà, modelli di bellezza che ci conformano a ideali utopici, convenzionalmente strutturati dalla nostra cultura di appartenenza, e che spesso mettono tra l'altro a rischio le generazioni dei giovanissimi per lo sviluppo di un rapporto non sano col proprio corpo, se non per la possibile manifestazione di semplici tratti psicopatologi, presenti soltanto in "termini probabilistici", in veri e propri disturbi alimentari. Il contesto è fondamentale, non possiamo negarlo, ed è una grande problematica. 
21 jun. 23 por el miembro: Marty222
Io ho trovato faticoso, ad esempio, per via dei canoni imposti socialmente, accettare che sono una clessidra ⌛, e non un rettangolo, senza forme e soprattutto senza fianchi, è la mia ossatura fatta così, mi rivedo in parte in questa presa di consapevolezza, è un percorso di accettazione di sè e del proprio corpo tutt'altro che semplice, ma funzionale e necessario al raggiungimento del proprio benessere😃. 
21 jun. 23 por el miembro: Marty222
Hai scritto "proporre un nuovo concetto di estetica" ed è più o meno il concetto che volevo esprimere io. Il concetto di bellezza è spesso convenuto. Ovvero, proposto da alcuni, discusso, s ancito con altri, creando in quel modo una "nuova" convenzione estetica. Non in modo così consapevole, ma per effetto della semplice potenza della comunicazione sugli umani. Tuttavia, a volte, questa convenzione è compresa soprattutto da chi ha partecipato alla discussione, oppure in chi si è informato, recependo le motivazioni di quella convenzione. Chi non abbia partecipato, spesso si ritrova nella situazione di sentire l'impulso di esprimere la propria integrità con le parole di Fantozzi: "la corazzata potëmkin è una cagata pazzesca" 😃 le regole della Gestalt, non sono nient'altro che il tentativo di regolamentare una nuova sensibilità estetica. Né più né meno che come, per merito di Renzo Piano, sono diventate belle e finestre quadrate 
21 jun. 23 por el miembro: PaoloAnasti
Se non ti piaci da clessidra, dimmi in che cassonetto dell'umido ti sarai gettata che ti vado a recuperare 😃  
21 jun. 23 por el miembro: PaoloAnasti
Dopo la battuta, vorrei tornare a romperti le uova nel paniere. Il tuo approccio un po' tendente al controllo, mi appare troppo deliziosamente sbilanciato, per non invogliarmi ad equilibrartelo in qualche modo, magari tirandoti dietro il suo opposto 😃 Mo scrivo un altro po.. 
21 jun. 23 por el miembro: PaoloAnasti
𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐞 𝐢𝐧𝐧𝐚𝐭𝐞 𝐞 "𝐨𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐞" 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐞𝐬𝐜𝐫𝐢𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐥 𝐟𝐮𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐯𝐚, 𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐩𝐩𝐮𝐧𝐭𝐨 "𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐮𝐠𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢". "Una delle poche volte che ti becco esposta in affermazioni espresse con toni assoluti. Situazione troppo succulenta per lasciarmela sfuggire. La parola 'oggettive' e 'uguali per tutti', nella stessa frase, è scritta da Maty, slurp. Ai miei occhi, i termini assoluti sono tentativi per limitare le vie di fuga dell'interlocutore rispetto alla chiave interpretativa verso la quale vogliamo condurlo. Le regole sono quelle cose che, se applicate meticolosamente, mi sollevano dalla responsabilità delle mie decisioni. Le regole aure... temo non ne sia sopravvissuta nessuna che non sia stata modificata dalle convenzioni successive. Riuscire a demandare la responsabilità dell'incrinazione della propria autostima a regole che prediligano una forma a rettangolo, ai miei occhi ha del machiavellico. A me non serve misurare con il micrometro la simmetria dei tuoi occhi per provare attrazione verso di loro. L'armonia non è misura, è percezione. Ascoltarsi... non misurare. Sentire cosa si prova, indipendentemente dalle regole estetiche con cui vogliamo scaricare la responsabilità delle nostre attrazioni su... chi abbia costruito e fatto convenire le regole estetiche. Tutto purché non sia una percezione naturale nostra. Sentire cosa proviamo indipendentemente da cosa dovremmo provare secondo regole o opinioni altrui. Abbandonarsi al "sentire". Ti sembra così tanto difficile da applicare? Non ti fidi dell'autorevolezza dei 'tuoi' occhi e delle 'tue' sensazioni verso qualcuno? 😃 una piccola provocazione sul finale, ci stava 😃  
21 jun. 23 por el miembro: PaoloAnasti
🤣🤣🤣ok scrivi scrivi, io intanto vado a cercare il cassetto dell'umido in cui mi ero buttata, se lo ritrovo 😃 
21 jun. 23 por el miembro: Marty222

     
 

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