Diario de dandan'83, 20 jun. 23

No ahah io mi oppongo🤣 

Per rendere comprensibile il tuo commento, manca il complemento di specificazione o di termine. Cioè ... dove vuoi terminare, marty? 😃 

bravissimo 

ah ok, metto il complemento di termine: io mi oppongo al cut 🤣 

booom💪💪💪 

vècio spiegami la tua dieta e gli allenamenti a grandi linee se hai voglia 

tutto bello ma i guantini noooo 

Bene 

Grazie x i like, perché no al cut? Non c'è bisogno di arrivare a bf da gara ma qualche punto in meno si può fare... 2 mesetti di ipocalorica e vediamo i risultati. Ho fatto tutto l'anno lean bulk per mantenere sempre una bf sotto controllo e non coprire l'addome però mi piace vedermi più pulito anche se non devo gareggiare...  

Ciao Begarelli Bruno, la dieta ora in cut sono in deficit di circa un 15% dal lean bulk. Macro sono sui 370 carbo 150 pro 50 grassi in on mentre in off abbasso carbo e alzo i grassi. Le proteine le lascio sempre attorno ai 2g x kg di peso... C'è chi dice che sono poche c'è chi dice che sono troppe. Sto provando questa via di mezzo e mi sto trovando bene perché comunque ho a disposizione carboidrati sufficenti ad allenarmi bene x 2 ore al momento non mi vedo svuotato. Faccio 4 giorni di workout settimanali da circa 2 ore e uno di camminata di un ora e mezza circa in spiaggia nel day off intrasettimanale. La dieta è comunque sempre personale, i macro sono differenti su ogni soggetto, ciò che può andar bene su di me può andar male su altri...  

Certo, fai pure il cut, sono gusti personali ovviamente 😃 

Marty, che ne dici? Nella tua scelta tra lo stare sul palco o essere spettatrice, ritieni che anche l'essere spettatrice offra opportunità di godimento? 😃 Ma cosa ci dà piacere in uno spettacolo? In uno dei suoi saggi, Lacan ha scritto che intorno all'anno di vita, di fronte alla propria immagine riflessa, il bambino mostra una reazione molto diversa rispetto agli altri esseri viventi, come ad esempio gli scimpanzé. Infatti, lo scimpanzé perde interesse per la sua immagine riflessa non appena la riconosce come tale, come immagine. Al contrario, il bambino reagisce con entusiasmo quando riconosce l'immagine come la sua "propria" immagine riflessa. 😃 Forse, se tu fossi uno scimpanzé, non proveresti interesse per un'immagine intesa come una rappresentazione del corpo che non è reale, un'immagine mica si può mangiare. 😃 Tuttavia, essendo umana, proveresti interesse per la "tua" immagine riflessa. Ma qui non c'è la tua immagine, ma quella di dandan. Quindi, per cosa proviamo entusiasmo nel guardare questa immagine? Forse Lacan direbbe che stiamo assistendo, come spettatori compiacenti, all'entusiasmo di dandan per la sua immagine riflessa. 😃 

Certo, anche l'essere spettatrice mi da una certa sensazione di godimento, anche se si tratta di una percezione un po' diversa, sia nella forma che nell'intensità. Posso intuire approssimativamente la veridicità del fatto che il provare piacere nel vedere riflessa la propria immagine rappresenti una caratteristica esclusiva della specie umana pensando, ad esempio, ai cani, e a come essi si comportano di fronte ad uno specchio. Osservandoli, ho potuto notare che inizialmente abbaiano, pensando si tratti probabilmente di un altro cane, mentre successivamente, dal momento in cui scoprono che quell'immagine è in realtà il riflesso di loro stessi, perdono facilmente l'interesse, quindi non sembrerebbero più di tanto provare piacere nel contemplare la visione di sè. Diversamente, pensando a me stessa, ricordo bene che ho sempre provato piacere nel guardare la mia immagine, e posso rendermi conto più facilmente di quanto l'essere umano fin da piccolissimo tenda a scrutare il riflesso di sè come fosse un incredibile oggetto prezioso da venerare. 

Riguardo al cosa determini in noi questo senso di godimento, non so risponderti con certezza, ma ho potuto leggere una teoria secondo la quale potrebbe esserci, alla base di queste "emozioni", il nostro meccanismo di empatia che vede coinvolti i neuroni specchio, e come conseguenza ci immedesimiamo nell'immagine rappresentata e proviamo certe sensazioni di estremo piacere. Esattamente, questo sembrerebbe avvenire, quando osserviamo qualcosa che percepiamo, sulla base di processi di percezione sia oggettivi che soggettivi, come "bello", "piacevole da vedere", ad esempio una scultura, un quadro, infatti questa teoria faceva riferimento alla concezione estetica dell'arte,. Perciò, diversamente, potremmo chiederci se anche chi si percepisce come "non bello" ama guardarsi, o se invece sviluppa nel tempo una specie di repulsione nell'osservazione della propria immagine. 

Come risposta alla tua ultima domanda ho ricevuto una lezione che mi è stata presentata un paio di settimane fa. Durante una festa di compleanno, e' arrivata una zia che si è seduta a tavola. A causa di una distrofia muscolare diagnosticata 19 anni fa, si spostava su una sedia a rotelle. Raramente ho incontrato una persona con uno spirito così elevato come il suo. Inizialmente ho pensato che la sua fiducia in se stessa dipendesse dal fatto che un tempo fosse una donna attraente. Tuttavia, mi sono reso conto che questo pensiero potrebbe essere stato influenzato dallo stesso pregiudizio che ha potuto originare la tua domanda: per piacersi bisogna essere belli. La zia non la pensava in questo modo; nonostante la sua apparenza, era una persona straordinaria. Parlando con lei, mi sono reso conto delle tante persone che qui dentro esprimono depressione, senso di colpa e pensieri suicidi a causa di sciocchezze come il proprio aspetto esteriore. Senza considere, che quasi a nessuno, tranne a coloro che ne fanno sfoggio, importa davvero di come si presentano esteriormente 😃 

Tutto si riduce all'esteriorità, come se l'essere intelligenti, brillanti, simpatici e.. altre mille qualità che fanno un essere unico possano essere annullate da 5 kg in più, da delle tette piccole o da un naso pronunciato. Sinceramente reputo tutto molto triste e lontano dal mio modo di pensare. Marty ci sono anche delle persone oggettivamente belle che non si reputano tali e non hanno piacere nel guardarsi allo specchio... tutto parte a livello mentale. 

Ma il mio discorso si limitava ovviamente all'aspetto estetico e al guardarsi allo specchio, non mi riferivo a concetti come l'autostima e la bellezza interiore. Ritornando a quel tema, secondo me dovremmo fare una precisazione. Perché ci interessa così tanto a tutti curare il nostro aspetto? Non dovremmo andare in palestra e fare tutti il resto se non ci importasse niente. Si può decidere di guardare in maniera completa oltre il proprio aspetto, ma prima di banalizzare certi argomenti chiediamoci cosa provano tutti, questo è il mio pensiero. Non penso che una donna sfregiata dell'acido sia felice di essere diventata tale, non penso che un bambino che si ammala di un tumore e perde i capelli, diventado esile non soffra per essere diventato "diverso" da come era prima, non penso che ognuno di noi non desideri restare giovane per sempre, si può soffrire, per il proprio aspetto, e non è una banalità. Poi che la bella interiorità delle persone sia più affascinante di qualsiasi aspetto estetico anche eccezionale, sono sempre la prima a dirlo, ma si parlava dell'aspetto esteriore😃 

Il fatto che ci siano persone che si fanno problemi inutili lo condivido, ma per me nessun individuo deve essere banalizzato, per ciò che prova. 

Si può piacersi o no allo specchio, si può decidere di coltivare altre qualità, si può decidere di vedersi per come si è o farsi problemi inutili, ma l'autostima comprende anche il rapporto col proprio corpo, e questo tema non è una banalità, a mio avviso, altrimenti saremmo da considerarci quasi tutti esseri superficiali e banali, dal momento siamo su questa app e ci teniamo un minimo all'aspetto. 

Marty occorrono delle precisazioni. Andare in palestra, mangiare bene e curarsi fa parte dell'amore che ciascuno di noi nutre verso se stessi. Il corpo è il mio "contenitore", mi voglio bene e voglio che anche lui stia bene e sia sano. Da qui ad estremizzare.... certe volte il passo può essere molto breve. Curarsi non significa essere superficiali o prendere in considerazioni solo l'aspetto esteriore. Soffrire perché si vuol essere diversamente è un'altra questione.